Sistema informatico in tilt e gravi disagi, anche economici, per il cittadino.
Poste italiane «si scusa con i propri clienti per i rallentamenti nella erogazione dei servizi presso i propri sportelli. Inconveniente dovuto al malfunzionamento del software verificatosi sui sistemi centrali Ibm sui quali appoggiano le attività degli uffici postali».
Questo è il quadro in cui si apre una nuova risoluzione contenziosa tra l’azienda e le associazione dei consumatori, tra cui Assoutenti in prima linea.
Il “black out” informatico, che ha costretto i cittadini a lunghe code presso gli sportelli impossibilitati ad eseguire anche le più semplici transazioni, ha causato notevoli disagi anche tra gli utenti più anziani che proprio in questi giorni dovevano ritirare la loro pensione.
Solo intorno alle 16 l’azienda ha diffuso un comunicato stampa col quale ha spiegato che «i tecnici hanno ripristinato il regolare funzionamento del sistema per la fornitura di tutti i servizi postali e finanziari».
E se i clienti hanno dovuto fare file interminabili o andare via senza aver concluso la propria operazione Poste Italiane si è detta comunque soddisfatta: «sono state regolarmente eseguite 5,5 milioni di operazioni, a fronte dello standard giornaliero che è pari a 7 milioni di operazioni».
Assoutenti, venuta a sapere dei disagi, si è subito messa in contatto con l’Amministrazione centrale che a sua volta ha informato sulla propria disponibilità ad analizzare insieme “i casi di danni accertati a seguito del blocco degli uffici”.
Assoutenti invita, in attesa di conoscere le ragioni e la durata degli inconvenienti, tutti i cittadini che hanno subito danni dai disservizi a contattarla, e segnalare l’accaduto con l’eventualità di accedere ad un risarcimento, conservando tutta la documentazione che sarà necessaria per dimostrare i danni subiti, anche di lieve entità.