Treni: più diritti per i passeggeri, ma sanzioni ancora insufficienti

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Con il nuovo regolamento approvato ed emesso da ART in tema di trasporti ferroviari sono state garantite più tutele per i consumatori ma purtroppo le sanzioni sono ancora insufficienti
Se sei stato vittima di disagi, come la cancellazione di un treno o un forte ritardo, e per questo hai subito dei danni sappi che ci sono vari modi in cui puoi far sentire la tua voce.

TRENI, REGOLAMENTO SANZIONATORIO ART 

In tema di trasporti ferroviari l’ART, ’Autorità di regolazione dei trasporti’,  ha approvato il regolamento sanzionatorio per applicare le disposizioni del Regolamento UE n. 2021/782. 

Tuttavia, se è vero che le nuove norme rafforzano la tutela dei passeggeri, non sembrano penalizzare efficacemente le imprese ferroviarie, i gestori delle infrastrutture, i gestori delle stazioni, i tour operator e i venditori di biglietti che arrecano danno all’utente.

Nello specifico, la norma adottata dall’ART prevede una sanzione compresa tra 5.000 e 50.000 euro per chi si rende responsabile di provocare disservizi come:

  • la cancellazione di treni senza informare adeguatamente la clientela; 
  • mancanza di supporto in caso di ritardi o cancellazioni dei treni. 
  • Non sarà previsto alcun rimborso a chi abbandona o viene trasferito su un altro treno (in caso di ritardo superiore a 60 minuti prima della partenza); 
  • Nessun risarcimento in caso di ritardo dopo la partenza del treno. 

L’Autorità può inoltre imporre alle compagnie di porre fine a pratiche contrarie alla normativa di settore e di modificare le condizioni generali di trasporto qualora contengano disposizioni lesive degli interessi dei passeggeri.

Ciò che però manca nel nuovo regolamento è la previsione di risarcimenti ai passeggeri proporzionati ai danni subiti. 

Come denunciamo da anni, il ritardo o la cancellazione di un treno produce effetti diversi a seconda dello scopo per cui un cittadino ha acquistato il titolo di viaggio.

Altra lacuna normativa è la totale assenza di risarcimenti in caso di sciopero nel settore dei trasporti ferroviari, nonostante le proteste sindacali portino ogni anno alla cancellazione di migliaia di collegamenti, provocando una serie di conseguenze sui passeggeri.

MA SE HO SUBITO UN DISAGIO, IL MIO TRENO HA FATTO RITARDO O E’ STATO CANCELLATO QUALI SONO I MIEI DIRITTI? 

Se il mio treno è in ritardo o viene cancellato, ho diritto prima di tutto ad essere informato della situazione e dell’orario di partenza previsto.

Se un servizio ferroviario invece viene soppresso in maniera stabile, ne deve essere data informazione con largo anticipo e con mezzi adeguati.

Inoltre, se è ragionevolmente prevedibile che il treno arrivi alla destinazione finale con un ritardo superiore a 60 minuti, l’impresa deve offrire immediatamente al passeggero la scelta tra le seguenti opzioni:

  • ottenere il rimborso integrale del biglietto, alle condizioni alle quali è stato acquistato, oltre ad avere la possibilità di ritornare al punto di partenza non appena possibile.
  • proseguire il viaggio o seguire un itinerario alternativo, a condizioni di trasporto simili, verso la destinazione finale, non appena è possibile;
  • proseguire il viaggio o seguire un itinerario alternativo, a condizioni di trasporto simili, verso la destinazione finale, in un momento successivo, a scelta del passeggero.

Per queste ed altre motivazioni di disservizio sono disponibili dei moduli per effettuare reclamo, che ricordiamo deve essere fatto entro i tre mesi dal disagio.

Assoutenti offrirà aiuto a tutti gli utenti che hanno subito disagi, supportandoli nella preparazione del reclamo o facendoci noi stessi carico della procedura. 

Per inviare la tua segnalazione ad Assoutenti clicca qui

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