Treni, lettera aperta a Toti e Berrino: “Ecco le priorità del trasporto regionale”

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Isolamento della Liguria e priorità del trasporto regionale: IC e FB sono indispensabili per il trasporto dei pendolari. No all’alta velocità virtuale: vogliamo raddoppi, quadruplicamenti e interventi infrastrutturali che aumentino la velocità di tutti i treni.
Lo schiaffo a migliaia di liguri è rappresentato da questi dati:

49’ fra Cogoleto e Genova Brignole
76’ fra Lavagna e Genova Piazza Principe
137’ fra Taggia-Arma e Genova Brignole
137’ fra Sarzana e Genova Brignole
58’ fra Genova Nervi e Genova Voltri

Egregio Presidente,

Condividiamo la necessità di migliorare i collegamenti della Liguria con Milano e con Roma e uscire dall’isolamento. Non condividiamo invece le soluzioni che si prospettano tra le quali una, sperimentata anche da lei, dove ha personalmente constatato che il tempo di percorrenza Genova-Milano non si può ridurre a meno di 90 minuti già assicurati dai Thello e dai FB.
Ora gruppi di pressione non paghi di quella operazione chiusa a perdere (le ricordiamo che nel piano di investimenti di RFI non c’è un euro per investimenti infrastrutturali per velocizzare tale linea) ne ripropongono un’altra per il collegamento con Roma dove si paventa il taglio di fermate in stazioni liguri per garantire tempi di percorrenza inferiore alle 4 ore anche passando via Firenze con treni velocetti che tali non sono rispetto alle migliori performance già oggi fornite dal serale Genova – Roma.

La Liguria non dispone di AV, la Liguria, grazie anche alla disastrosa politica per la mobilità pubblica effettuata dal suo predecessore, fa viaggiare i propri abitanti su linee costruite nell’ottocento che non permettono prestazioni nemmeno di media velocità, figuriamoci alta velocità. Linee sulle quali, come le è noto, vi sono perenni lavori di manutenzione che contribuiscono a ridurre ulteriormente la velocità commerciale. In questo quadro scandaloso di mancata politica del tpl migliaia di cittadini si recano al lavoro o a scuola alla velocità media più bassa d’Italia.
Fra Cogoleto e Genova Brignole necessitano 49 minuti. Fra Lavagna e Genova Principe 76. E i due estremi del nodo ferroviario metropolitano di Genova, Voltri e Nervi sono raggiunti in poco meno di un’ora.
Fra Ventimiglia, Milano o La Spezia e il capoluogo regionale i treni impiegano più tempo nel 2016 che negli anni ’70 dello scorso secolo. Ciò a causa della saturazione delle linee, della folle politica della “rete snella” sciaguratamente attuata da Ferrovie dello Stato Italiane, che ha cancellato decine di binari di precedenza, dell’inadeguatezza del materiale ferroviario utilizzato nella nostra Regione.

Separare il tema dell’isolamento dalla velocizzazione della rete ligure è una boutade che suona offensive per centinaia di migliaia di liguri.
La Rete dei Pendolari Liguri le chiede una inversione di rotta e adeguate garanzie che nella giusta battaglia per uscire dall’isolamento non si penalizzino le già precarie condizioni di viaggio attuali
Cambiare rotta perché gli impegni per superare l’isolamento e la velocizzazione dei treni dei pendolari liguri prosegua di pari passo e la prima esigenza non venga contrapposta alla seconda.

La Rete dei Pendolari Liguri contrasterà l’immissione in linea di treni velocetti (per Milano, Roma o qualsiasi altra destinazione) che minaccino la precaria mobilità di migliaia di cittadini liguri. Per tali ragioni le chiediamo che nessuna traccia dell’attuale offerta di IC o di Frecciabianca venga modificata senza una preventiva consultazione della Rete dei Pendolari Liguri. Per questi motivi le chiediamo che la Regione Liguria si assuma queste responsabilità di fronte ai propri cittadini:
1. Nessun IC o FB che viaggia fra le 5 e le 9 del mattino o fra le 17 e 20 del pomeriggio potrà essere sacrificato ad una politica di taglio di fermate

2. Nessun treno velocetto dovrà circolare in orari di punta pendolare (fra le 6 e le 9 del mattino e fra le 17 e le 20 della sera) sulle linee liguri o sovraregionali se peggiorerà la puntualità dei treni R, RV, IC e FB utilizzati da migliaia di pendolari e a tutt’oggi insoddisfacente

3. Imporre a Trenitalia e a RFI il progressivo taglio dei tempi di percorrenza di tutti i treni R e RV inseriti nel programma di esercizio pagato dalla Regione stessa

4. Chiedere al Governo la cantierizzazione immediata delle seguenti opere infrastrutturali utili a togliere la nostra Regione dall’isolamento:

  • a. Raddoppio totale della Genova-Ventimiglia
  • b. Quadruplicamento della Genova-La Spezia con interconnessioni di bacino alla linea storica con separazione del traffico suburbano dal traffico a media-lunga percorrenza.
  • c. Quadruplicamento della Milano-Pavia
  • d. Rifacimento PRG di Tortona, Ronco, Genova Nervi, Recco finalizzato alla velocizzazione di transito
  • e. Risagomatura gallerie Succursale dei Giovi per essere percorse da treni ad assetto variabile

Siamo certi che comprenderà come una campagna stampa che contrapponga i treni velocetti ai treni utilizzati da migliaia di lavoratori e studenti liguri, non porterà vantaggi né a lei, né alla Giunta Regionale e con un prezzo politico da pagare altissimo. Migliaia di pendolari liguri sono infatti preoccupati e pronti a esprimere palesemente il loro dissenso se solo una fermata di IC o FB fosse modificata senza una preventiva consultazione e assenso.

Infine confidiamo che le sia stato chiaramente rappresentato come un qualsiasi treno “velocetto” abbia un costo carissimo per le risorse liguri: ovvero l’immissione di RV sulla medesima traccia per sostituire treni IC o FB scippati al trasporto regionale con ulteriori costi di diversi milioni di euro.

Certi che lei saprà raccogliere quanto prospettato e rendere coerenti le diverse esigenze di trasporto evitando dannose contrapposizioni, attendiamo pronto riscontro e convocazione per un incontro su questi temi.

Viva Cordialità

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