Il costo di un anno di piano di esercizio di 84 IC giorno e 22 IC notte ammonta a circa 220 milioni di euro.
In tutto il mondo (paesi ultraliberisti inclusi) gli Stati finanziano il cosiddetto trasporto universale a media distanza, ovvero quei collegamenti ferroviari non in grado di reggersi unicamente con il mercato (ovvero con i proventi dalla vendita di titoli di viaggio) ma necessari alla coesione territoriale e sociale attraverso il trasporto quotidiano di migliaia di lavoratori e di studenti.
Ciò avviene, non per “buonismo” o per assistenzialismo, ma perché il finanziamento di questa tipologia di trasporto assicura sviluppo economico, mobilità lavorativa e tenuta sociale al Paese.
In Italia il MIT sta rinviando la firma di un contratto-ponte con Trenitalia, necessario per continuare ad assicurare la circolazione nel 2016 di 84 IC giorno fondamentali per migliaia di lavoratori e studenti, quando l’importo relativo a questo contratto ammonta a soli 220 milioni di euro.
Per renderci conto della relatività di questa cifra, facciamo alcuni confronti:
- Circa 200 milioni di euro sono stati stanziati (nel programma finanziato con fondi europei) dalla sola regione Trentino-Alto Adige per lo sviluppo della regione e della coesione sociale
- Circa 500 milioni di euro, sono i fondi stanziati per le scuole paritarie
200 milioni di euro sono i soldi stanziati a sostegno delle produzioni agricole e agroalimentari - 200 milioni di euro sono i soldi che costano ogni anno i Commissari esterni agli esami di maturità
- 200 milioni di euro sono il costo di due Cacciabombardieri F35
- 238 milioni di euro sono il costo delle retribuzioni annuali dei dipendenti della Camera dei Deputati
- 540 milioni di euro sono il costo, stimato, del Senato nel 2015
- Il costo annuale del Contratto di Servizio fra Regione Lombardia e Trenord per il servizio ferroviario regionale lombardo ammonta a 412,5 milioni di euro, ovvero una sola Regione sostiene un costo quasi doppio rispetto a quanto dovrebbe stanziare il MIT per il servizio universale
- Il costo annuale del Contratto di Servizio fra Regione Liguria e Trenitalia per il servizio ferroviario regionale ligure ammonta a 70,4 milioni di euro, ovvero una sola Regione con 1,5 mln di abitanti sostiene un terzo dei costi per assicurare il trasporto ferroviario nella propria regione, rispetto a quelli che dovrebbe stanziare il MIT per il servizio universale in tutta Italia
- 115 milioni di euro sono il costo del secondo lotto di 6 km della tangenziale di Reggio Emilia (città natale del Ministro Delrio, già sindaco di Reggio Emilia)
Assoutenti, stigmatizzando l’assurda situazione di incertezza venutasi a creare per l’esitazione del MIT, si augura che il contratto ponte per il 2016 sia firmato il prima possibile, garantendo in questo modo la continuità di un servizio fondamentale come quello assicurato dagli IC.
Dati alla mano, si tratta di un costo nel complesso esiguo quello che servirebbe per coprire un anno di esercizio, stiamo parlando di risorse che il nostro Paese avrebbe se fosse in grado di gestire quelle che già possiede sulla base delle reali priorità. Una cifra irrisoria rispetto a molte altre, soprattutto se rapportata all’importanza di un servizio che garantisce la continuità lavorativa a migliaia di cittadini italiani. Migliaia che rischiano di perdere il lavoro: questo, sì, sarebbe un prezzo troppo alto da pagare.