Il punto nascite dell’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena non si tocca!

Assoutenti dice NO al suo smantellamento e lancia una petizione

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Assoutenti sta con tutte le mamme del mondo e difende l’attuale collocazione dell’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena nel sistema integrato dei punti nascita dove, se necessario, madre e bambino possano ricevere immediate terapie intensive e sub-intensive.

La bozza del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale che prevede un drastico taglio dei punti nascita, penalizzando fortemente, ancora una volta, Valle Scrivia e Val Polcevera, è al momento affidato al confronto politico e successivamente approderà in Giunta per poi passare alla discussione del Consiglio Regionale previa trattazione nella commissione competente. Il documento oggetto del confronto, che contiene indicazioni sul futuro assetto socio sanitario della Liguria, è dunque da ritenersi non definitivi ma passibile di modiche.

Nello specifico, la bozza del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale prevede non solo un eventuale futuro accorpamento tra il Villa Scassi e il San Martino ma anche e soprattutto lo smantellamento di uno dei punti nascita cittadini, quello proprio dell’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.
Riteniamo che questa decisione, maturata senza una preventiva e accurata valutazione dei dati, senza un reale coinvolgimento del personale sanitario, senza il coinvolgimento dei sindaci, delle Asl, delle organizzazioni sindacali, degli operatori e delle associazioni del territorio sia profondamente irrispettosa dell’utenza.

L’ospedale Villa Scassi ha un reparto maternità di eccellenza, che segue i bambini anche dopo la nascita con le loro mamme: “Sono più di 500 le mamme che nel corso di quest’anno hanno scelto di partorire nel reparto maternità del Villa Scassi, un punto nascita d’eccellenza grazie al lavoro di medici, ostetriche e personale. Serve investire in una sanità pubblica di qualità”, dichiarano l’Avvocato Rosanna Stifano, Presidente di Assoutenti Genova e Maria Desogus, responsabile dello Sportello di Assoutenti Sampierdarena, che hanno deciso di istituire un Comitato a difesa del punto nascite di Villa Scassi e di lanciare una petizione che, ad oggi, conta più di 250 firme.

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Con la chiusura dell’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, dunque, l’unico punto nascita presente tra l’Ospedale Galliera nel centro di Genova e l’Ospedale San Paolo (anch’esso a rischio di accorpamento al punto nascite Santa Corona di Pietra Ligure), rimarrebbe quello dell’Evangelico di Voltri. Si tratta di una penalizzazione incomprensibile per un territorio densamente popolato. Se deve essere messa a punto una riorganizzazione delle strutture, almeno che si valutino gli aspetti fondamentali dell’offerta di ciascun punto.

Nel confermare il nostro dissenso al trasferimento e auspicando un ripensamento, qualora le argomentazioni fornite non siano convincenti a far maturare nuove chiediamo con forza una semplice cosa: non considerare mamme e bambini come pacchi postali che possono essere spediti ovunque senza adeguato preavviso, non banalizzare sulle reali capacità di accoglienza degli altri ospedali di fronte alla modifica dei flussi che potrebbe anche incidere sui livelli di sicurezza, non valutare con attenzione la scarsa attrattività della scelta non fa il bene comune e nemmeno quello della nuova struttura che si vorrebbe realizzare.

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