Morosità nei servizi pubblici, tra evasione e povertà

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Quanto sono presenti in Liguria i fenomeni della morosità e dell’evasione rispetto al pagamento delle utenze e dei servizi pubblici? Quanto  ci dicono questi dati in merito alla diffusione della povertà, da un lato, e del malcostume dei “furbetti” che preferiscono non pagare, dall’altro?

Le associazioni liguri dei consumatori hanno affrontato il problema giovedì 31 maggio a Genova, alla Sala del Bergamasco della Camera di Commercio, nel corso del convegno pubblico “Servizi pubblici: morosità, evasione, povertà”, promosso da Assoutenti in collaborazione con l’Istituto Ligure per il Consumo ed il Coordinamento Ligure Consumatori Utenti, che ha visto la partecipazione e il dibattito di rappresentanti di istituzioni locali e aziende partecipate.

E’ necessario colpire chi evade” ha introdotto Furio Truzzi Presidente di Assoutenti “E al contempo trovare il modo di non infierire su chi non ha i mezzi per pagare le bollette”.

Come dichiarato dall’AD di Iren Mercato Ing. Gianluca Bufo, 30.000 utenze morose sul territorio genovese, pari a 33 milioni di euro di credito scaduto, pesano sui bilanci dell’azienda solo per quanto riguarda l’acqua. Di questi ben 9 milioni sono scaduti da più di due anni e 11 milioni sono morosità dei condomini, i quali a loro volta – ha spiegato Pierluigi D’Angelo, Vicepresidente di ANACI – registrano ormai il 20-25% di mancati incassi nei propri conti.

Non va meglio la situazione delle casse del Comune di Genova: “Nel bilancio della città c’è un buco da 736 milioni di euro a causa principalmente di multe non pagate e TARI non corrisposte” ha spiegato l’Assessore al Bilancio Pietro Piciocchi. “Per quanto riguarda la TARI viene incassato regolarmente il 75% del dovuto, entrate che arrivano all’88% nei 5 anni successivi”. Vale a dire che per ogni anno fiscale manca all’appello il 12% della tassa.

Morosità e inadempienze finiscono per avere conseguenze negative sui cittadini che pagano sempre e in modo regolare: ciò accade direttamente, attraverso meccanismi che prevedono di redistribuire i crediti scaduti sulle bollette degli altri utenti (ad esempio per l’ATO – Ambito Territoriale Ottimale genovese, nella misura del 2-3% dei mancati incassi sul fatturato dopo 24 mesi); o indirettamente, come nel caso del bilancio comunale, che per sopperire alle mancate entrate, è costretto ad accantonare somme ingenti (attualmente ben 242 milioni di euro) che potrebbero altrimenti essere investite in servizi per la comunità. Per non parlare dei casi estremi che vedono tagliare le utenze a interi condomini, dunque decine di famiglie, a causa del mancato pagamento di alcuni.

Morosità, le possibili soluzioni

Diverse le soluzioni e le proposte emerse nel corso del convegno: un protocollo tra Comune, Anaci e  Iren Mercato per intervenire con piani di rientro e rateizzazione da proporre a chi non paga, fin dalla prima morosità; strumenti tecnologici che aiutino a individualizzare le forniture (telemetering e telelettura nel caso dell’acqua) o a passare a un sistema di tariffazione puntuale (nel caso dei rifiuti sarà prossimamente possibile misurare quanto i singoli utenti conferiscono attraverso una scheda TARI elettronica e su questo calcolare il dovuto ad Amiu). Ci sono poi  l’impegno del Nucleo Operativo Antievasione istituito dal Comune di Genova nell’ambito della Polizia Municipale per individuare chi non paga e aumentare il tasso di riscossione e quello della città metropolitana per ridurre le perdite della rete idrica, che in alcune zone dell’ambito territoriale arrivano al 35-40%.

Quel che è certo è che bisogna fare squadra e cercare soluzioni nuove e condivise tra tutti gli attori in campo, istituzioni, aziende, associazioni dei consumatori e cittadini, per affrontare efficacemente e vincere una sfida tanto complessa.

Sono intervenuti al Convegno

Gianluca Bufo – AD Iren Mercato
Pierluigi D’Angelo – Vice Presidente Anaci
Simone Ferrero – Consigliere del. servizi a rete Città Metropolitana
Laura Lo Forte – Ufficio Tutela del Consumatore della Regione Liguria
Tiziana Merlino – Direttore Generale AMI
Pietro Piciocchi – Assessore Bilancio e Patrimonio Comune di Genova