Il 2 ottobre 2015, presso la scuola elementare Tommaseo di Sestri Ponente a Genova, un frammento di metallo, più in particolare una porzione di una lama di un cutter, è stato ritrovato all’interno di un piatto di carote e finocchi servito durante un pranzo all’interno del refettorio scolastico. Solo due settimane dopo, nonostante lo “sciopero del panino” (ovvero il mancato uso del servizio mensa da parte dei bambini vista la tragedia sfiorata), nella stessa scuola è stata servita una frittata dai colori “sospetti”, che ha riacceso le preoccupazioni. Preoccupazioni che, in realtà, non erano mai cessate, anzi, erano nate molto tempo prima. Durante l’anno scolastico 2014/2015, infatti, alcuni genitori facenti parte delle Commissioni Mensa istituite dal Comune di Genova si erano rivolti all’associazione Assoutenti per segnalare difformità e vizi riscontrati nel servizio di refezione scolastica, che è affidata con procedure di appalto pubblico ad imprese che esercitano il servizio di ristorazione. Queste indagini hanno avvalorato ciò che i genitori avevano denunciato: la qualità dei cibi serviti nei refettori scolastici non solo non è conforme ai canoni stabiliti ma, in alcuni casi, rischia di mettere in pericolo la salute dei bambini. Tante le difformità riscontrate: carni provenienti da animali alimentati con OGM, pesce senza etichette e non tracciabile, alimenti surgelati e poi ricongelati, temperature non conformi, imballaggi ed etichettature irregolari, ritardi nel servizio, portate mancanti, cibi avariati.
Ecco perché la Rete Commissioni Mensa e Assoutenti, patrocinati dall’avvocato Agostino-Luca Cesareo del Foro di Genova, hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Genova che raccolga tutti i casi problematici rilevati nell’ultimo anno, talmente eclatanti da non poter più essere ignorati. Venerdì 23 ottobre dalle 14 alle 16, all’interno del piano rialzato del Mercato Orientale di Via XX Settembre (negli spazi dedicati ad Orientexpo), si svolgerà l’evento“Mense scolastiche: questioni sul piatto” in occasione del quale sarà possibile ascoltare le testimonianze dirette dei genitori delle Commissioni Mensa di molte scuole coinvolte e firmare l’esposto. Inoltre, verranno presentati in prima nazionale i primi risultati di un test a punti ideato fra la ASL di Milano e il Prof. Berrino, epidemiologo dell’Istituto Tumori del capoluogo lombardo, in grado di “classificare”, secondo canoni indubbiamente autorevoli, il valore dei menù scolastici di diverse città, fra le quali Genova.
L’esposto, che verrà depositato in Procura lunedì 26 ottobre, sarà sottoscritto da semplici cittadini, da tutti coloro che chiedono giustizia, maggiore tutela per i minori e servizi migliori, gli stessi che combattendo con le loro forze potranno cambiare le cose.