La Conferenza Programmatica del Consiglio Nazionale Consumatori Utenti tratterà del rinnovo del movimento consumerista e delle norme che regolano il consumo in Italia
Genova, 17/06/2019 – Sarà la Liguria, nella primavera 2020, ad ospitare l’incontro annuale tra Associazioni dei Consumatori, Ministero dello Sviluppo Economico e Regioni.
Nel corso della riunione del 13 giugno scorso del Consiglio Nazionale Consumatori Utenti (Cncu), i Presidenti liguri di due associazioni nazionali, Giovanni Ferrari di Casa del Consumatore e Furio Truzzi di Assoutenti, e l’Assessore Giovanni Berrino (che già si era fatto promotore della proposta nel 2018) hanno rilanciato la candidatura della Liguria come sede della Conferenza Programmatica del CNCU, organo consultivo del Mise che riunisce tutte le associazioni dei consumatori e degli utenti riconosciute a livello nazionale.
“Per la candidatura della Liguria siamo stati ispirati dal clima di grande collaborazione sperimentato con le associazioni dei consumatori del nostro territorio fin dall’inizio del mio mandato” commenta l’Assessore Giovanni Berrino.
“La conferenza programmatica del CNCU è la sede naturale in cui dar vita al rinnovo della normativa che regola il consumo in Italia e al rilancio del consumerismo nel nostro Paese” spiega Furio Truzzi. “Si tratta di un percorso iniziato nelle riunioni ordinarie del Consiglio a Roma e che proseguiremo con la conferenza di quest’anno in Toscana, per arrivare nel 2020 in Liguria con una proposta forte e condivisa”.
La Liguria è la regione italiana con la percentuale più alta di cittadini iscritti ad un’associazione di consumatori in rapporto alla popolazione: un 2% che va ben oltre lo 0,05% richiesto dalla normativa nazionale per il riconoscimento del Mise. “Per questo – aggiunge Giovanni Ferrari – siamo particolarmente orgogliosi che la nostra regione voglia ospitare un evento tanto importante per i consumatori italiani”.
Non è tuttavia solo una questione di quantità degli associati. Il movimento consumerista ligure si distingue anche e soprattutto per la qualità della collaborazione tra le diverse associazioni, che in questi anni hanno portato avanti insieme iniziative fondamentali per la tutela dei diritti dei cittadini, dai fronti dei pendolari, a quello assicurativo e della salute fino a quello drammatico che si è aperto con il crollo di Ponte Morandi. Per non dire dei moltissimi progetti sviluppati in sinergia sul territorio, per formare, informare e assistere i cittadini.