intervento cecilia

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Quest’ oggi abbiamo ascoltato interventi,oltre che molto interessanti, di grande attualità e purtroppo non c’ è nulla di più attuale delle ripercussioni che questa crisi economica senza precedenti sta avendo sulle famiglie che ogni giorno si rivolgono ad Assoutenti.
Come responsabile dei due sportelli decentrati, di Genova Sestri e Genova Pra’ , tocco quotidianamente con mano quanto siano degenerate le condizioni di vita dei cittadini.
In questa sede ritengo sarebbe demagogico e poco utile parlare a ruota libera soltanto di tagli agli Enti Locali, della troppo elevata tassazione sul lavoro, della pressoché ininfluente riduzione del cuneo fiscale così in voga nelle ultime ore, o ancora di uno Stato con un welfare a dir poco carente.
Credo sia invece necessario analizzare le dirette conseguenze dei problemi su esposti, le tematiche che la Nostra associazione si trova ad affrontare con maggior frequenza in questo più che critico periodo storico.
Vorrei provare a tracciare una via percorribile perché Assoutenti diventi, oltre che strumento di risoluzione a tutto campo, anche il tramite, l’ anello di congiunzione tra le istanze, i bisogni impellenti degli utenti e le Istituzioni.
Ci troviamo, oggi più che in precedenza, ad ascoltare persone abbandonate a sé stesse, spaesate e inghiottite da una burocrazia che sembra concepita per non essere compresa, uffici pubblici che le fanno rimbalzare da un capo all’ altro della città senza riuscire a dare risposte esaustive ai loro quesiti, ad impiegati che a volte neanche inoltrano le domande di più semplice compilazione e gestione perché dopo 20 anni ancora ignorano, o fingono per inerzia di ignorare, l’ Istituto dell’ Autocertificazione.Assistiamo al progressivo moltiplicarsi di promotori di ogni genere, disposti a raccontare al potenziale cliente qualunque cosa pur di fargli sottoscrivere un contratto, sia esso di telefonia, di energia o addirittura un finanziamento. Giorno dopo giorno si rivolgono a noi cittadini che si trovano ad aver cambiato gestore senza averne dato il consenso o anche ad essere titolari di abbonamenti attivati a loro insaputa; molto spesso sono persone anziane esasperate dal continuo esser bombardate da offerte di ogni tipo, confuse e appunto sole, che senza una guida corrono troppo frequentemente il rischio di venire raggirate. Ci confrontiamo con la tracotanza delle società di recupero crediti che scatenano i propri operatori contro i consumatori esercitando un vero e proprio mobbing telefonico, anche per importi ridicoli ai quali poi aggiungono oneri ed interessi di pagamento altissimi. E a completare questo quadro abbiamo Equitalia, la quale contribuisce ad aggravare ulteriormente la situazione applicando anch’ essa interessi di mora pari al 30 % dell’ eventuale sanzione o tassa non versata; nella maggior parte dei casi non certo per volontà di evadere il fisco, ma per condizioni economiche già precarie.
Ecco, io credo che il Nostro compito, in un simile contesto, sia prima di tutto quello di INFORMARE; tutelare senza dubbio, mettendo in campo il maggior numero di competenze utili alla gestione e risoluzione delle pratiche; ma anche essere in grado di fornire al consumatore utente gli strumenti per autotutelarsi, per districarsi il più possibile autonomamente nel complicato universo di cui abbiamo parlato.
Vorrei fossimo una guida verso la presa di coscienza di quali siano i suoi propri diritti, esercitarli, farli valere, non lasciar mai correre. Comunicare la Nostra vicinanza, anche umana, in questo percorso, fare nostre le loro battaglie, spiegare che attraverso l’ informazione e la conoscenza si diventa più forti e ci si può difendere.
Inoltre vorrei che attraverso le innumerevoli campane collettive, quelle in cui siamo già in campo e le molte altre che sono in fase di elaborazione, si possa finalmente incidere assieme ai cittadini tutti sulle scelte della P.A. , degli Enti Locali, su un Sistema Paese che troppo spesso sembra voglia far trapelare il messaggio che è comunque tutto inutile, che la politica e la realtà non si incontrano mai.
Ma voler cambiare il meccanismo di riscossione dei tributi, voler tutelare e riqualificare un territorio, formare la cittadinanza perché si riappropri della consapevolezza dei diritti e dell’appartenenza ad una Comunità, riuscire a farsi ascoltare, voler incidere sulle scelte di un Governo altro non è che democrazia; altro non è che la politica che recupera il suo vero significato.
La strada è impervia e il lavoro da fare moltissimo, ma noi ci crediamo e siamo pronti, con rinnovata energia, a farci carico di un così grande impegno.
Grazie.