Ecco cosa chiede Assoutenti ad Arera per tutelare i consumatori: “In tema di bollette dell’energia abbiamo chiesto al tavolo di confronto con Arera tre cose fondamentali.
- Per prima cosa una corretta informazione sulla natura dei contratti perché, nonostante il portale delle offerte, su oltre 2 milioni di scelte effettuate nel 2023 solo il 15% dei consumatori sceglie un contratto più vantaggioso. L’85%, invece, è andato incontro a tariffe uguali se non peggiori, complici anche le telefonate selvagge dei call center.
- In secondo luogo una tutela vera dei clienti vulnerabili che rimarranno nel mercato di maggior tutela anche dopo il 1 luglio pagando una tariffa più cara rispetto agli altri utenti che a quella data passeranno obbligatoriamente al Servizio a tutele graduali, e che secondo i calcoli Arera ad oggi è più vantaggioso di circa 130 euro l’anno e più conveniente al momento di qualsiasi offerta del mercato libero.
- Terza richiesta è la condivisione di una proposta legislativa da presentare alle competenti commissioni parlamentari e al Governo per rimediare alle distorsioni create tra mercato libero e Servizio a tutte le graduali a seguito delle aste”.
Lo afferma il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi, commentando l’incontro avvenuto oggi tra Arera e associazioni dei consumatori.
Il paradosso
“A partire dal prossimo 1 luglio si configurerà un doppio assurdo paradosso, con i clienti del mercato libero che si ritroveranno a pagare tariffe della luce più salate rispetto ai clienti che non avendo scelto verranno trasferiti d’ufficio al loro stesso gestore fornitore del servizio tutele graduali.
Non solo: gli utenti vulnerabili che rimarranno nella maggior tutela saranno svantaggiati, con una bolletta media più elevata del differenziale di 131 euro annui in meno praticato dal Servizio a tutele graduali”.
“Come se non bastasse, si presenta anche un altro grave problema: chi è passato al mercato libero dell’energia e vorrà godere dal 1 luglio dei vantaggi delle tutele graduali, dovrà necessariamente rientrare nella Maggior Tutela entro il 30 giugno, non essendo previsto il passaggio diretto dal libero mercato al Stg” – conclude Truzzi.